Gloria di Era di bianca veste cinta
da Nemea a Lerna per le oscure cave
coll’impeto blasfemo di chi ha incerti i passi
le mandrie dei buoi rossi a pascolar recasti
sui verdi prati di erba grassa e fresca
dove radiosa Venere rifulge
nelle immortali membra, germe dei fecondi flutti,
e che a prostrar livella con la mano tutti
quelli bramosi dello stesso nettare
che al seno di Minerva a stilla a stilla
avide labbra non disseta mai
e che avviluppa dove Oriente brilla.